Sviluppata per raccordare gli aziendali compatti “M5002” con i campo aperto di media potenza “M6002”, la nuova serie Kubota “M6001 Utility” si propone con due diverse motorizzazioni e altrettanti passi. Caratteristiche che mirano a enfatizzare l’ecletticità applicativa di cinque macchine che, nel loro insieme, coprono un range di potenze massime che spazia dai 104 ai 143 cavalli.
Kubota rilancia le proprie ambizioni commerciali con l’obiettivo di stabilirsi saldamente nel novero dei principali marchi generalisti operanti sul mercato italiano. Una posizione raggiunta dalla Casa giapponese dopo una progressiva e costante crescita nell’ultimo decennio. Crescita che per consolidarsi definitivamente necessita di una maggior penetrazione del Marchio nel comparto dei trattori multiuso di media potenza. Quello a cui il mercato nazionale riserva tradizionalmente una consistente fetta delle immatricolazioni.
Ciò in funzione soprattutto di una poliedricità operativa che permette a tale tipologia di macchine di soddisfare le esigenze di un ampio range di organizzazioni agricole. Fungendo da trattori tuttofare all’interno delle aziende di medie e piccole dimensioni per proporsi poi come veri e propri aziendali nelle organizzazioni a vocazione mista e nelle realtà maggiormente strutturate. Un eclettismo operativo che Kubota ha recentemente interpretato attraverso il lancio della nuova serie “M6001 Utility”. Progettata in effetti dai tecnici del Gruppo giapponese per meglio raccordare gli aziendali compatti “M5002” con i campo aperto di media potenza “M6002”. Quindi frazionata sulla base di cinque modelli che si orientano principalmente verso le attività di manutenzione e movimentazione aziendali e le applicazioni foraggere. Ma che non disdegnano impieghi in campo aperto e il traino su strada.
Passi e pesi per due profili di missione
Alle prime guardano in particolare le versioni d’attacco “M6-101 U” e “M6-111 U” in virtù di un passo di due mila e 440 millimetri e di una massa a terra di quattro mila e 300 chili. Caratteristiche che all’atto pratico assicura alle macchine quelle doti di manovrabilità indispensabili per muoversi agevolmente anche negli ambiti applicativi più angusti. Quali risultano essere per esempio le stalle maggiormente datate. Ai secondi rispondono invece i modelli più prestazionali “M6-121 U”, “M6-131 U” e “M6-141 U”. Questo grazie a passi nell’ordine dei due mila 685 millimetri e a pesi di quattro mila 845 chili si dimostrano in grado di far fronte anche alle lavorazioni superficiali del terreno e al trasporto di rimorchi di media portata.
Ne derivano quindi due sottoserie che pur risultando accumunate dalla medesima filosofia progettuale dalla presenza di gruppi di lavoro condivisi propongono differenti profili di missione. Una differenziazione resa esplicita anche dalla scelta compiuta dai tecnici Kubota di equipaggiare le macchine con due diversi motori. Con le versioni d’attacco “M6-101 U” e “M6-111 U” mosse da unità Kubota a quattro cilindri “V3800-Tie5” da tre litri e 800 centimetri cubi tarate a 104 e 111 cavalli di potenza massima. Sempre di produzione Kubota e sempre a quattro cilindri anche i propulsori che equipaggiano i modelli più prestazionali “M6-121 U”, “M6-131 U” e “M6-141 U”, ma in questo caso appartenenti alla serie “V6108-Tie5”. Da sei litri e 100 centimetri cubi, e capaci di erogare tarature massime nell’ordine dei 123, dei 133 e dei 143 cavalli.
Comune a entrambe le motorizzazioni anche l’emissionamento in stage V. Raggiunto attraverso la contemporanea presenza di impianti egr, di sistemi scr, di filtri antiparticolato e di catalizzatori doc. Così come la presenza di alimentazioni common rail operanti ad alta pressione, mille 800 bar, e di distribuzioni a quattro valvole per cilindro. Soluzioni che nel loro insieme contribuiscono ad assicurare curve di coppia lineari e progressive che giocano a favore del contenimento dei consumi di carburante.
Powershift gestibile in automatico
All’ottimizzazione degli assorbimenti energetici concorre peraltro anche la trasmissione powershift a tre gamme e otto marce che realizza 24 rapporti in avanti e altrettanti indietro. Elevabili in via opzionale a 32+32 mediante un super riduttore operante sulla gamma bassa e gestibili anche in modalità automatica. Questo grazie a una centralina dedicata che regola i rapporti in funzione della conformazione dei fondi sui quali è chiamato a lavorare il trattore.
Il sistema scala in effetti le marce all’interno della gamma selezionata in caso si incontrino resistenze impreviste, per poi reinnestare i rapporti superiori appena le condizioni applicative lo rendono possibile. Vengono così massimizzate le prestazioni in funzione del variare dei carichi e delle situazioni operative. Mentre a rendere più efficienti le manovre in pieno campo guarda invece la presenza della funzione di sterzo “2Rm Auto”. Funzione che attraverso sensori posti sull’assale anteriore delegano alla sola trazione posteriore la propulsione del trattore nelle svolte di fine campo. Così da minimizzare il più possibile i raggi di volta e, allo stesso tempo, preservare il terreno da possibili rovinii o compattamenti.
Alla gestione delle attrezzature, anche quelle più impegnative in termini di assorbimenti idraulici, guarda infine un impianto idraulico da 71 o da 77 litri al minuto. Rispettivamente sui modelli d’attacco “M6-101 U” e “M6-111 U” e sulle versioni più prestazionali “M6-121 U”, “M6-131 U” e “M6-141 U”. Gruppo che alimenta fino a quattro distributori ausiliari, l’innesto di una presa di forza a due velocità di lavoro, 540 e mille giri al minuto, e un sollevatore posteriore che sempre in funzione delle due sottoserie propone capacità massime nell’ordine dei cinque mila e dei sei mila e 100 chili.
Massima attenzione al comfort
Come da tradizione Kubota, le cabine che equipaggiano la serie “M6001 U” sono state sviluppate con l’obiettivo di garantire agli utenti il massimo comfort di bordo. Guardano in effetti in tale direzione la presenza di sedili a sospensione pneumatica e di impianti di climatizzazione integrali. Così come di una consolle posta a destra dell’operatore che raggruppa in modo razionale ed ergonomico tutti i principali comandi dei gruppi funzionali. Dalla presa di forza, ai distributori, fino al sollevatore posteriore.
Alla sicurezza operativa sono invece preposte ampie pannellature atermiche. Offrono la piena visibilità sull’area di lavoro anche nel caso si lavori con eventuali caricatori frontali. Attività quest’ultima peraltro agevolata dalla presenza di serie di un tettuccio apribile che consente un controllo preciso dell’attrezzatura alla sua massima altezza.
Kubota serie M6001 Utility
Autore: redazione